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Pistacchio di Bronte siciliano DOP
Da sempre ricerchiamo le materie prime di alta qualità per realizzare i nostri prodotti, uno di questi è sicuramente il pistacchio di Bronte che nel 2009 ha ottenuto la Denominazione di origine protetta DOP.
Il pistacchio di Bronte grazie alle caratteristiche del suo territorio, concimato dalle ceneri vulcaniche, è un prodotto che supera come qualità la restante produzione mondiale. Come ci racconta un articolo di Italian Food Experience: “La caratteristica di maggior importanza del pistacchio di Bronte riguarda il contenuto di clorofilla, superiore ad altri tipi di pistacchio, ed è a questo che si deve il suo colore verde intenso. Inoltre, il sapore è nettamente più deciso, grazie alle caratteristiche del terreno, ricco di sostanze minerali anche per via delle frequenti colate laviche dell’Etna.”
La raccolta dei pistacchi avviene solo ad anni alterni, selezionati tramite un gran lavoro manuale, a cavallo tra la fine di agosto e l’inizio di ottobre. Dopo poche ore, il seme viene separato dall’involucro esterno ed essiccato.
Non si può parlare di pistacchio senza considerarne i benefici, oltre a deliziare le nostre papille gustative, è un toccasana per il sistema cardiovascolare, i ricercatori ne stanno studiando gli effetti per capire se il pistacchio può contrastare il diabete di tipo 2.
I pistacchi sono anche utili per controllare il colesterolo: contenendo su 100 grammi di prodotto solamente 45 grammi di grassi di cui saturi solamente 5 grammi, il resto è composto da grassi “buoni” e da importanti nutrienti quali proteine, potassio e vitamina E. Infine contenendo anche sostanze antiossidanti quali luteina, tocoferoli e beta-carotene riduce lo stress. I pistacchi vengono spesso commercializzati dopo essere stati tostati e salati, ma nel nostro lavoro il pistacchio utilizzato non viene salato. L’utilizzo può essere vario dalle creme per riempire i cannoli o i bignè, fino ad arrivare ai pistacchi interi utilizzati per ricoprire i dolci di mandorla. Voi dove lo preferite?
Fonte: Italian Food Experience
Marta
Wow.. da adesso ne mangerò una quantità industriale, visti i tanti benefici!